I MEDIA AL TEMPO DELLE CRISI

In questi giorni è uscito l’ultimo rapporto CENSIS sulla comunicazione ed il dato più evidente è la continua crescita degli utenti internet, smartphone e TV via WEB. L’Istituto di ricerca socio-economica ogni anno propone la sua attenta ed autorevole analisi della realtà italiana. Lo sguardo abbraccia tutti i segmenti della comunicazione dai giornali al web passando per radio e Tv.

Nuovi record per internet che si conferma in continua crescita; l’88% degli italiani ne fà abitualmente uso in larga misura attraverso lo smartphone; l’incremento tra il 2021 e l’anno che stà per finire è di circa 4,5 punti percentuali. La parte del leone, tuttavia, la fà ancora la televisione che, complessivamente viene seguita dal 95% degli italiani ma i dati devono essere letti con attenzione; il digitale terrestre ha registrato un calo di poco inferiore al 4% mentre il satellite è cresciuto di 1,4 punti percentuali. Grazie al forte incremento (10,9%) dei televisori Web e Smart è cresciuta la fruizione dei contenuti on demand e delle reti che diffondono i loro programmi esclusivamente via internet.

La radio mantiene invariato il suo bacino di utenza, stabile a poco meno dell’80% della popolazione. Alla modestissima flessione per l’ascolto casalingo, si contrappone quello in auto che, dopo il periodo di scarsi spostamenti causa pandemia, è cresciuto del 4,6%. Più cospicua la crescita dell’ascolto tramite smartphone: + 5,4%.
Secondo il CENSIS non si ferma l’emorragia di lettori dei giornali che calano in un anno del 3,7% ; nel 2007 i lettori erano il 67,0 % mentre nel 2022 si è passati al 25,4%. Anche qui internet propone una riflessione; le edizioni online sono cresciute del 4,7% raggiungendo un terzo degli italiani.

Anche i libri di carta fanno registrare una lieve flessione nelle vendite, compensata però delle versioni digitali. L’analisi ha coinvolto anche il mondo dei Social Media; i giovani di età compresa tra i 14 ed i 29 anni utilizzano WhatsApp per il 93,4%, 83,3% per YouTube e l’80,9% Instagram. Crescono gli utenti di TikTok (54,5%), Spotify (51,8%) e Telegram (37,2%). Sempre tra i giovani, scendono FaceBook (54,4%) e Twitter (20,1%).

Sul tema della credibilità, gli utenti intervistati sembrano sempre più convinti della credibilità delle notizie che arrivano da Radio, TV e stampa. Meno autorevoli Web e Social Media. Oltre il 60% degli italiani ritiene che sia legittimo mettere un freno alle fake news accertate, le opinioni manipolatorie e propagandistiche ed i pareri espressi da chi non ha competenza in materia.