Come tutti sappiamo il nostro Bel paese é purtroppo particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, sia per quel che riguarda gli effetti di calore e siccità che per alluvioni e frane. A ciò si somma una prestazione non certo brillante nel cercare di ridurre l’emissione di gas serra o nella gestione dei rifiuti. A riguardo , una delle missioni principali del PNRR (piano di ripresa e resilienza) è quella della rivoluzione verde e transizione ecologica. E l’aver destinato a tutto ciò il 30% dei 191,5 mld di € stanziati, pari a 59,33mld ,dovrebbe farci capire che non possiamo sprecare anche questa occasione per essere tutti più “sostenibili”.
La rivoluzione verde e la transizione ecologica della missione n.2 del PNRR,proprio per cercare di arginare il disastro ambientale a cui andiamo incontro, puntano sulla decarbonizzazione del sistema, sull’economia circolare, su agricoltura sostenibile ed energie rinnovabili,su mobilità sostenibile ma anche su efficienza energetica e tutela del territorio e delle risorse idriche. E, come ha spiegato il ministro Roberto Cingolani già nelle scorse settimane, in audizione davanti alle commissioni Bilancio e Politiche Ue del Senato, sono stati istruiti il 50% dei progetti green previsti.
Per fare tutto ciò quindi sarà indispensabile migliorare la gestione dei rifiuti, colmando anche il divario tra regioni del nord e sud,si dovrà incrementare produzione ed uso di energia da fonti rinnovabili, investire in efficentamento degli edifici. Sarà di fondamentale importanza mitigare i rischi idrogeologici, a cui l’Italia è particolarmente esposta, salvaguardare aree verdi e biodiversità, garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema idrico, altro nostro punto dolente. Non sarà un compito facile, se non ci verrà in aiuto anche una transizione burocratica in grado di semplificare l’iter. E non sarà un compito facile perché, purtroppo ,ad oggi ancora tanta parte della cittadinanza non è assolutamente ricettiva in tema di ambiente!