Si trova in Italia il quarto supercomputer più veloce al mondo. Si chiama Leonardo ed è in grado di eseguire 174 milioni di miliardi di operazioni in un solo secondo. Impressionante anche nel prezzo, dato che è costato ben 240 milioni di Euro. Ma a che cosa serve ?
Cominciamo subito con il dire che a beneficiarvi sarà l’intera comunità scientifica italiana ed internazionale. Con questa potenza di calcolo sarà possibile condurre ricerche su Intelligenza artificiale, Medicina personalizzata, genomica, cosmo e cambiamenti climatici. Proprio quest’ultimo punto è tornato drammaticamente d’attualità dopo la terribile frana di Ischia che è costata la vita a molte persone. Non dobbiamo dimenticarci che per avere previsioni del tempo sempre più accurate servono appunto strumenti sempre più capaci
Più potenti di LEONARDO sono solo l’americano FRONTER, il giapponese FUGAKU e il finlandese LUMI. Proprio grazie alla presenza di quest’ultimo, l’Europa si pone ai vertici del supercalcolo mondiale. Il capitale per la costruzione del super computer italiano proviene dall’Unione Europea (che ha sostenuto per metà l’intero investimento), dal Ministero dell’Università e la Ricerca, l’Istituto di Fisica Nucleare e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati.
Leonardo è stato assemblato a Bologna presso il tecnopolo CNR, la cittadella della scienza che già ospita il Data Center del Centro Meteo Europeo ed altre istituzioni. L’insieme delle apparecchiature è raccolto in 155 rack che sono stati allestiti la scorsa estate. La messa in funzione è avvenuta nello scorso mese di ottobre ma i tecnici annunciano che l’installazione deve essere ancora completata e questo porterà all’implementazione della potenza di calcolo ad oltre 240 milioni di miliardi di operazioni al secondo (PetaFlops). L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente della repubblica Sergio Mattarella.