In questi giorni, l’università austriaca di Innsbruck ha presentato il prototipo di un nuovo computer quantistico in grado di aumentare in modo significativo la potenza di calcolo. Rispetto ai calcolatori attuali che utilizzano il metodo binario, quelli quantistici riescono a gestire i dati in modo più efficiente.
Le informazioni, normalmente, vengono gestite in stringhe composte da bit che possono avere solo due valori, lo stato zero e lo stato uno. L’innovazione stà nel fatto che vengono utilizzati più livelli. Gli scienziati del gruppo di Martin Ringbauer hanno illustrato gli esiti delle ricerche sull’utilizzo delle memorie ad atomi di calcio che consentirebbero di avere otto diversi stati. Il mondo dei supercalcolatori è ora alle prese con nuovi termini; si è passati dal bit al qubit ed ora al qudit.
Difficile, almeno per il momento, capire quando potranno essere operativi questi nuovi sistemi; di sicuro si può ipotizzare che gli utilizzatori possano essere istituti di ricerca che operano in campo matematico, fisico, medico, finanziario e meteorologico.
Proprio la matematica al servizio della meteorologia sembra la chiave di volta per la gestione della crisi climatica a cui stiamo andando incontro; la capacità di prevedere l’andamento del clima consentirà agli esperti di studiare le contromisure necessarie a contrastare l’emergenza invertendo la tendenza al surriscaldamento del nostro pianeta.