STARLINK E LA RETE IN TEMPO DI GUERRA

Sono anni che la connessione internet avviene anche tramite satellite con tutti i limiti che tale tecnologia offriva: alti tempi di latenza e costi per l’utenza tutt’altro che trascurabili. Una soluzione adottata soprattutto nei luoghi più remoti non serviti dagli operatori commerciali o dove la devastazione della guerra ha compromesso la rete preesistente. E’ il caso dell’Ukraina.

 

Recentemente, Starlink,  la società di Elon Musk, ha comunicato ai media americani che ad un mese dall’invasione russa, in Ukraina erano state installate circa 10.000 parabole permettendo a circa 200.000 abitanti di poter fruire di informazioni altrimenti inaccessibili. La società di Elon Musk,  ha donato buona parte dei kit che permettono una procedura di installazione piuttosto semplice ed in buona parte automatica. Il nuovo sistema satellitare si basa su una fitta costellazione di minisatelliti che orbitano a quota decisamente più bassa per mettendo migliori performance in termini di latenza. Attualmente ne sono stati lanciati circa 2.000 dei 12.000 previsti nel piano iniziale e la loro orbita è stata abbassata ad una quota compresa tra 500 e 600 km. Dalle prove effettuate è emersa una latenza tra i 50 e 60 ms. Un progetto di straordinaria portata in tutte le sue fasi , lancio compreso. Per ottimizzare i costi di lancio sono state organizzate spedizioni massive da 60 satelliti alla volta, un fenomeno che nei mesi passati è stato osservato anche nei cieli d’Italia; lunghe file di lucine nel cielo notturno hanno incuriosito molte persone.